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Coding: quando bambini e informatica si parlano

Negli ultimi anni, si sente spesso parlare del legame tra bambini e tecnologia. La maggior parte delle volte in termini negativi.

Ormai è un luogo comune più che inflazionato il fatto che le ultime generazioni, i cosiddetti “nativi digitali”, abbiano fin troppa dimestichezza con le nuove tecnologie, come smartphone, tablet, pc e videogames. Che sia colpa dei genitori o del mondo circostante, sta di fatto che spesso i bambini trovano nei dispositivi digitali una sorta di baby-sitter o compagno di giochi, creando così dei legami che, se trascurati, possono portare anche a vere e proprie dipendenze.

Oggi in realtà vogliamo parlare dell’altro lato della medaglia, quello positivo. E lo facciamo tramite Codemotion, un’iniziativa che si terrà tra qualche giorno a Milano, più precisamente dal 26 al 29 di novembre.

Il progetto Codemotion è stato pensato per avvicinare i bambini al mondo dell’informatica, ma in modo del tutto attivo e non più tramite una mera fruizione passiva. In cosa consiste concretamente? Verranno organizzati una serie di work-shop, differenti tra loro per fascia d’età e argomenti trattati, durante i quali ai bambini verrà spiegata ed insegnata la programmazione informatica.

Sulla scia di un’esortazione fatta dal Presidente americano Barack Obama qualche mese fa, “Non comprate un videogioco, fatene uno. Non scaricate l’ultima app, disegnatela.”, anche il coding, nella mani dei più piccoli, dimostra di essere uno strumento molto creativo. Sia chiaro. Ai bambini non viene richiesto di scrivere in puro linguaggio informatico, ma vengono aiutati nel loro esperimento inventivo con dei software adatti alle loro capacità: il più famoso è Scratch, che gioca più sul piano visivo che sulla programmazione scritta (ne esiste addirittura una versione per i bambini che non hanno ancora imparato a leggere e scrivere).

A quanto pare quindi, la programmazione informatica apre la mente e infonde nei bambini un importante imprinting che permetterà loro di affrontare dei problemi complessi con maggior disinvoltura quando saranno più grandi. Il tutto ruota attorno al concetto di “pensiero computazionale”, lo stesso che opera da linea guida in un recente ed importante progetto del governo dal nome “Buona Scuola”.

La scuola italiana infatti sembra essere sempre più attenta alle nuove esigenze che si stanno profilando dal punto di vista educativo, come dimostra un’altra proposta del Miur, il Ministero dell’Istruzione, chiamata “Piano Scuola Digitale” e che prevede una serie di modifiche degli ambienti di apprendimento attraverso l’integrazione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione nella didattica. Un’iniziativa alla quale anche noi di ITS partecipiamo attraverso interventi di realizzazione delle infrastrutture di rete finalizzate all’installazione di reti Wi-Fi.

Per saperne di più sull’iniziativa Codemotion:

http://www.coderdojoitalia.org/

Il team di ITS.

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